“Bisogna capire – prosegue Fabio Iannone – se la Ge.Se.Ma. riuscirà a recuperare i crediti che vanta verso il comune. Bisogna, poi, convocare l’assemblea dei soci per approvare il bilancio 2015 che registra una perdita di esercizio di dieci milioni di euro circa e da lì capire se il comune intende coprire tale perdita e poi bisogna ricapitalizzare il capitale sociale. Se il comune non intende fare tutto ciò, bisogna proseguire secondo legge”.
“Il procrastinarsi di questa situazione – prosegue Fabio Iannone – non fa bene né ai lavoratori, né alla collettività. Non bisogna più consentire che la Gesema produca altri debiti, come è avvenuto negli anni scorsi, a discapito della collettività, che è stata abbandonata a un triste destino. La difficile situazione della Gesema pesa non solo sui dipendenti della stessa e sulla comunità, ma anche sull’indotto economico della città, in quanto diversi operatori economici di Mercato S. Severino, vantano crediti verso la stessa Gesema”.
Fabio Iannone
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