Lino verrà ricordato anche dai tifosi della Salernitana lunedì sera nel corso di Salernitana – Pro Vercelli. Nel frattempo va avanti l’inchiesta sulle cause della morte dell’operaio che amava il canto e la famiglia.
L’autopsia avrebbe escluso l’ipotesi del malore quale causa dell’incidente sul lavoro. Intanto salgono da otto a quindici gli iscritti sul registro degli indagati. Il sostituto procuratore Penna ha aggiunto altri sette nomi, quelli (in pratica) di tutte le persone che martedì intorno alle 22,
Trezza, martedì sera, era alla guida di un master tug (un muletto molto più grande utilizzato per trasferire i container dalla banchina alla stiva) per la cui conduzione è necessario essere in possesso di una patente speciale, titolo detenuto dall’operatore e stava caricando i container su una nave quando qualcosa è andato storto. Il master tug, per cause che sono ancora in via d’accertamento, mentre portava all’interno della stiva due container contenenti 30 tonnellate di marmo ciascuno, ha preso velocità. E la sua corsa si è fermata contro altri container. L’urto è stato tremendo e la cabina di guida si è accartocciata.
Il perito, nominato dal pm, l’ingegnere Gerardo Mirabelli, assieme al pool di legali ha, tra le altre cose, come scrive La Città oggi in edicola effettuato la pesatura dei 5 container coinvolti nell’incidente: i 2 trasportati e i 3 contro i quali è andato a sbattere violentemente il master tug. Proprio la verifica del peso avrebbe evidenziato come il carico dichiarato non sarebbe stato corrispondente a quello effettivo sempre stando alle notizie pubblicate sul quotidiano La Città in data 26 novembre 2016.
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