Il Testo Unico – sottolinea la Coldiretti – porta finalmente alla semplificazione delle comunicazioni e adempimenti a carico dei produttori, revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, alla revisione del sistema sanzionatorio, l’introduzione di sistemi di tracciabilità anche peri i vini a IGT e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero.
“Si rimette finalmente in corsa un comparto chiave dell’agroalimentare made in Italy e made in Campania – spiega Gennarino Masiello, presidente regionale Coldiretti e vicepresidente nazionale – consentendo alle aziende di tenere lo stesso passo dei competitor internazionali. È il frutto delle nostre battaglie contro la burocrazia, che è la sabbia nel motore delle nostre imprese. Il vino in particolare è una bandiera, un ambasciatore che trascina altri prodotti su tutti i mercati”.
Secondo uno studio della Coldiretti la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 settori: 1) agricoltura, 2) industria trasformazione, 3) commercio/ristorazione, 4) vetro per bicchieri e bottiglie, 5) lavorazione del sughero per tappi, 6) trasporti, 7) assicurazioni/credito/finanza, 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri, 9) vivaismo, 10) imballaggi come etichette e cartoni, 11) ricerca/formazione/divulgazione, 12) enoturismo, 13) cosmetica, 14) benessere/salute con l’enoterapia, 15) editoria, 16) pubblicità, 17) informatica, 18) bioenergie.
La Campania registra una crescita continua di interesse per il vino in tutto il mondo. In regione c’è un patrimonio fatto da quindici vini DOC: Ischia, Capri, Vesuvio/Lacryma Christi, Cilento, Falerno del Massico, Castel San Lorenzo, Asprinio di Aversa, Penisola Sorrentina, Campi Flegrei, Costa d’Amalfi, Galluccio, Sannio, Irpinia, Casavecchia di Pontelatone, Falanghina del Sannio; quattro DOCG: Taurasi, Greco di Tufo, Fiano di Avellino, Aglianico del Taburno; dieci IGT: Colli di Salerno, Dugenta, Epomeo, Paestum, Pompeiano, Roccamonfina, Beneventano, Terre del Volturno, Campania, Catalanesca del Monte Somma. Ognuno ha una grande storia da raccontare, un tesoro inimitabile e unico da difendere e valorizzare.