Il Centro Italia continua a tremare. Una scossa di terremoto con magnitudo locale 4.4 è stata registrata oggi alle 17,14 tra Abruzzo e Lazio a una profondità di 14 km.
L’epicentro è stato nella zona di Capitignano, in provincia de L’Aquila e non lontano da Amatrice (Rieti). La scossa è stata distintamente avvertita nel capoluogo abruzzese, dove si è sentita anche una seconda scossa, di intensità inferiore ma comunque di magnitudo locale 2.8. Al momento non si registrano danni.
La nuova scossa non rientra nella sequenza sismica che ha devastato il Centro Italia ad agosto e a ottobre. “Sicuramente è un’altra struttura, che si era attivata già da qualche giorno con altre scosse minori”, dice a caldo all’Agi il sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica (Ingv), Alessandro Amato,
“L’epicentro di questa scossa è collocato 5 chilometri più a su rispetto al limite più meridionale del cluster di questa estate. In questa zona avevamo registrato già una certa sismicità all’altezza del lago di Campotosto. Interessa un’altra struttura, la stessa area che fu colpita da una violenta scossa superiore a magnitudo 5 il 9 aprile 2009, pochi giorni dopo il terremoto dell’Aquila“.
Quello che non si può ancora valutare, ammette il sismologo, è un eventuale nesso causale tra le scosse di Amatrice e questa: “Non possiamo sapere se ci sarebbe stata ugualmente la scossa di oggi se non ci fossero state quelle di agosto e ottobre”, spiega, “È probabile comunque che, avendo oltretutto un meccanismo simile, il terremoto nel centro Italia abbia contribuito ad attivare questa nuova sequenza“.
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