Rosina ha provato a trascinare i granata, ma senza successo. Eppure, al San Nicola i riflettori erano puntati tutti su di lui, su quel giocatore che al Bari lo scorso anno ha regalato 12 gol e confezionato una serie importante di assist e che a suon di prestazioni convincenti è entrato di diritto nel cuore di tifosi biancorossi. In granata la sua avventura fino ad ora è stata abbastanza controversa e sul suo ruolo in campo, sulle sue prestazioni, sono stati scritti fiumi di parole. Così come molti auspicavano, Rosina, dopo aver fatto sia il trequartista che la mezz’ala, si è visto all’opera da esterno d’attacco, in un ruolo che esalta chiaramente le sue caratteristiche.
Del resto, sul buon rendimento dell’ex di Bari e Catania in quella posizione del campo di dubbi ce n’erano pochi. Le perplessità, fin dal principio, sono legate sempre e comunque sulla necessità di tenere assieme gli altri pezzi del puzzle, in un sistema di gioco in grado di riportare Rosina in un ruolo a lui congeniale, mantenendo inalterati i vari equilibri in campo e nello spogliatoio. Viceversa, però, rimane il dato di fatto che è tempo di fare delle scelte e delle valutazioni che mettano la Salernitana in condizione di sterzare e cambiare passo. Rosina ha dimostrato, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di essere un giocatore che, se messo in condizione, può davvero fare la differenza. Il suo campionato, così come quello dell’intera squadra, è ad un bivio. Ora è necessario scegliere la strada migliore. Per tutti.
Addirittura OTTIMA, neanche buona. M;a che cavolo scrivete!