All’incontro ha preso parte anche il portavoce alla Camera dei Deputati Roberto Fico che ha sottolineato come “De Luca solo ora dopo la sconfitta dice che è necessario un momento di umiltà ma parlare adesso è troppo semplice, noi non gli crediamo. Piuttosto, se ne è capace, dia risposte ai problemi dei cittadini”.
“Il risultato di questo referendum è fortissimo – spiega la consigliera Valeria Ciarambino – e non può non assumere un significato politico, ritorcendosi contro coloro che hanno strumentalizzato questo referendum e la Costituzione stessa, facendone un voto sulla propria azione di governo”.
“De Luca, coi suoi metodi clientelari, col tentativo di comprarsi il voto dei campani a botte di promesse di fiumi di denaro pubblico – attacca – è, insieme a Renzi, il grande sconfitto di questo referendum”. “Quella Campania che è stata infangata dall’immagine di un presidente mostratosi indegno e arrogante, lottizzatore seriale della cosa pubblica, si riprende la sua dignità – evidenzia – ed oggi é capofila in Italia nella difesa della Costituzione, partendo proprio dalle roccaforti deluchiane come Salerno e Agropoli”.
“E’ bastato un anno e mezzo di governo per smascherare l’illusione del buon amministratore e mostrare il vero volto di questo presidente – fa notare la Ciarambino – De Luca oggi dà forfait all’inaugurazione di una mostra: è perché si vergogna o perché ha capito che i campani non ne possono più dei suoi finti tagli di nastri? Se ne ricordi ogni volta che continuerà a interpretare il renzismo in chiave sceriffesca: i cittadini non ci cascano più.
Non nutro alcuna simpatia personale per De Luca, ma oggi provo a comprendere il suo sconcerto di vecchio politico che non comprende più la realtà dell’Italia e della Campania che premia la politica pulita, vicina alle persone, e mi sento di invitarlo a cena. Gli offro una bella frittura di pesce a fondo perduto così gli spiego la Campania che lui non conosce e che non rappresenta”.