«E’ stata una frase male interpretata – ha detto il trainer intervenuto in trasmissione telefonicamente -. Sono arrivato in una città civile e mi sono posto sempre in modo educato. Chi ha avuto modo di conoscermi potrà confermarlo eppure in molti hanno sempre cercato di etichettarmi in altro modo. Ultimamente vivevo in un contesto non idilliaco e quell’ultimo episodio è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che mi ha portato alla decisione di dimettermi».
«Dopo la partita con la Pro, ero situato in un box della tribuna stampa insieme ad un altra persona – il mio match analist – all’addetto stampa e 2 steward che erano fuori la porta. Avevamo fatto una grande partita e fino all’1-0 lo sostenevano anche i tifosi presenti al di sotto della Tribuna. Una volta incassato il gol del pari ovviamente mi sono arrabbiato. Poi ho sentito dei fischi ed ho esclamato: ‘Perchè mi fischiano, ma che calcio hanno visto’?»
«Una frase inerente alla partita che invece è stata travisata e strumentalizzata da qualche pseudo giornalista. Sono state dette tante cose su di me, ma Sannino lo conoscono in pochi ma tanti quando mi incontravano per strada manifestavano la loro stima nei miei riguardi. Mi hanno additato come una persona blasfema: nella mia vita non ho mai bestemmiato anzi mi arrabbio con chi lo fa. Eppure qualcuno mi ha affibbiato anche questo”. Dove arriverà la Salernitana? Conclude Sannino: «Lontano, lo vedrete. Salerno merita bel atri palcoscenici, finanche la Serie A ma come sempre ci vuole il giusto tempo per arrivare dove si vuole arrivare».