Secondo quanto riporta il Giornale, è quindi necessario che i cittadini si attengano agli ordini delle autorità in caso di eruzione del vulcano, un evento che – a differenza dei terremoti – può essere previsto “anche con un mese di anticipo e, dal momento in cui arriverà il preavviso, la gente dovrà ascoltare quello che verrà detto dalla protezione civile e dai Comuni”. “Siamo pronti a collaborare”, gli fa eco il presidente dell’Ordine di Napoli Luigi Vinci, “per informare i cittadini su come comportarsi in caso di emergenza vulcanica e salvarsi la vita”. I tecnici intanto stanno lavorando per mettere a punto le tecnologie sviluppate per far fronte alle ceneri vulcaniche che, di solito, rischiano di far crollare gli edifici su cui si depositano.
Insomma, il Vesuvio fa sempre paura. Ma più paura ancora fanno i Campi Flegrei dove il livello di rischio è già a quello di attenzione (livello 2).
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