Il provvedimento del Tribunale del Riesame conferma la validità delle tesi sempre sostenute dalle “Fonderie Pisano & C. SpA” nel corso di questi ultimi mesi. L’oggettività dei dati rilevati dall’Arpac – su disposizione degli inquirenti – e gli interventi strutturali da noi messi in campo rappresentano il riferimento centrale per ribadire la piena rispondenza dell’impianto produttivo dello stabilimento di Fratte/Via dei Greci alla normativa vigente. Va, altresì, evidenziata la riconosciuta legittimità delle autorizzazioni ambientali (AIA) relative all’attività della Fonderia. Si tratta, quindi, di elementi di sostanziale rilevanza di cui il Tribunale del Riesame ha ritenuto di dovere tenere conto.
La proprietà delle “Fonderie Pisano & C. SpA” in una nota ribadisce – come del resto ha sempre fatto anche nei momenti nei quali è stata destinataria di provvedimenti ostativi – la piena fiducia nell’operato della Magistratura, nei cui confronti si coglie l’occasione per confermare rispetto e deferenza. Dal punto di vista più strettamente operativo si è già al lavoro per procedere in tempi strettissimi al riavvio delle attività produttive dopo il periodo di fermo forzato. Anche in questo caso non cambia la linea dell’azienda: sempre pronti e disponibili ad accogliere indicazioni tese a garantire il disagio più contenuto possibile per la popolazione residente, con la conferma della riduzione volontaria della produzione all’ottanta per cento della capacità produttiva.
Il monitoraggio costante delle emissioni resta uno dei punti fondamentali dell’atteggiamento dell’azienda rispetto al territorio circostante, anche in considerazione dell’intervenuto avvio delle attività di un centro commerciale nelle vicinanze delle Fonderie con un aumento consistente – e per molti versi incontrollato – del traffico veicolare sia lungo la Via dei Greci che sul raccordo Salerno/Avellino. Da più parti si procede nell’immettere in circolazione, infine, voci incontrollate sui siti individuati per la delocalizzazione della produzione.
“E’ bene ribadire – dichiara il Presidente delle “Fonderie Pisano & C.” Mario Pisano – che il nostro obiettivo primario rimane quello di non deprivare il territorio salernitano di un’azienda sana ed in grado di garantire reddito ed occupazione a centinaia di addetti diretti ed indiretti. Siamo determinati – conclude Pisano – a continuare la produzione nell’attuale sito di Fratte solo per il tempo necessario per consentire l’individuazione di un nuovo sito e la relativa costruzione di un nuovo stabilimento. Continuano le riunioni con il livello istituzionale regionale di programmazione territoriale e con il Ministero dello Sviluppo Economico allo scopo di localizzare un’area condivisa ed idonea alla realizzazione della nuova fonderia che – ribadiamo – sarà la più moderna in Europa ed avrà un impatto ambientale molto al di sotto dei limiti di legge nazionali e comunitari”.
Grandi cosi si riparte !!!!
Perché non commentate quello che pensate?
Praticamente, fino a che non le richiuderà prossimamente la magistratura, perchè, di spendere soldi per spostarsi, i Pisano, non ne hanno la minima intenzione. Quanto si pensa possa durare questo mix micidiale tra miasmi della fonderie e quello delle Cotoniere ? Davvero credete che i residenti si arrendano a diventare carne da macello ? Per gli operai, questo è il momento di difendere il reddito e le famiglie, obbligando l’imprenditore a delocalizzare, senza fingere più come ha fatto fino a ieri
E dove andrebbero ricollocate le fonderie ?!? Se nn sbaglio le costruzioni abitative sono recenti chi e stato l’intelligente ???? Bella domanda !!!