Nell’ incurvarsi, si chiude nel petto, a voler proteggere un respiro, qualcosa di fragile.
Gli occhi grandi nel viso piccolo scavato da rughe e sentieri fitti di emozioni.
Sarebbe bello leggere la storia di ognuna. Ma lo sguardo si perde, basso, nelle fughe delle mattonelle.
E si perde la storia.
Accanto, lei, la compagna, moglie, amante.
Sono insieme: è per come camminano anche senza tenersi per mano.
Lei, ha i capelli ricci che incorniciano lineamenti marcati, come fossero scolpiti dal vento.
Nel negozio, lui prende un cestino ed un pacco di fazzoletti.
Lei grida: “No! Non quelli!”.
Tace. Il viso chiuso nel petto.
È diventato improvvisamente basso.
Si avvicina ad una girandola. Vorrebbe soffiare e sorridere a chissà cosa.
A chissà quale tempo.
Si ferma.
– Vai.
Mi verrebbe da incitare.
Poi la prende ed io sorrido.
Lei si volta. Gli dice qualcosa. E stringe la mano sul braccio di lui.
Come un morso.
La morsa stretta di una rabbia.
Di una gabbia.
Lui tace.
Ancora più piccolo. Scompare.
L’aria è cambiata. È densa.
Ma non ferisce nessuno.
Alla violenza.
Sugli uomini.
Fatima Mutarelli
Mail: valelapennasi@gmail.com
Fb: Fatima Mutarelli (ragazza alla finestra)
Commenta