Partendo dai modellini del popolare gioco di costruzioni, l’artista romano Bolcato si diverte a sovvertirne le regole proposte nelle istruzioni di montaggio ed a reinterpretare alcuni celebri capolavori della storia dell’arte, realizzati da artisti come Sandro Botticelli, Leonardo da Vinci, Andy Warhol, Vincent Van Gogh. L’artista costruisce letteralmente e meticolosamente il soggetto da rappresentare, fino a diventarne il regista creativo. Il colore e l’ironia dei soggetti rappresentati su tela crea così un corto circuito emozionale nello spettatore. La Mostra, infatti, darà vita ad un dialogo tra spettatore, collezione museale e storia dell’arte, spostando l’attenzione sul gioco\ruolo dell’arte.
La stessa scelta di Bolcato di lavorare attraverso la pittura ad olio, proposta in chiave giocosa riproducendo l’effetto accattivante della plastica dai colori vivaci, e l’accostamento di una tecnica di così antica tradizione a soggetti tanto contemporanei e dal disegno industriale offrirà una spolverata alla storia dell’arte mediante alcune tra le sue icone più famose.
L’evento ideato dall’Associazione Fonderie Culturali, in collaborazione con ZOE, riproporrà così il Museo nell’accezione originaria del termine, il luogo delle Muse, declinato come spazio dedito non solo alla conservazione ma anche alla valorizzazione, come luogo vivo presso il quale ritrovare l’identità a partire dal patrimonio culturale.
Giuseppe Ariano – Presidente di Fonderie Culturali, nel ricordare che fu proprio lui a spingere Stefano Bolcato a creare le prime due opere della serie, dichiara: “La Mostra, oltre a stimolare la curiosità dei visitatori, vuole promuovere la sperimentazione e ibridazione dei linguaggi, offrire nuovi spunti per avvicinarsi all’arte, interferire nella esposizione museale e riattivare racconti e stimoli soprattutto attraverso il gioco.”
“Ciò che crea Stefano Bolcato – sostiene Claudia Ferrini, Direttore Artistico e cofondatrice di Zoe – è un gioco molto serio: attraverso il linguaggio pop, l’artista mantiene viva l’attenzione attorno al patrimonio e crea, nella mente dello spettatore, un universo immaginario dove convivono, armonicamente, aspetto ludico e didattico. Bolcato declina appieno la definizione di Museo del futuro, dove gli artisti sono in grado di reinterpretare le collezioni e fornire nuovi spunti di rilettura”.
OPERE
Ritratto di Dama di Leonardo da Vinci;
Autoritratto di Frida Kahlo;
Marilyn di Andy Warhol;
Duchi di Urbino, Piero della Francesca
Dante Alighieri di Sandro Botticelli
Dama di Pollaiolo
Dove: Museo Archeologico Provinciale di Salerno, Via S. Benedetto 28 – Salerno, www.museoarcheologicosalerno.it
Date: dal 18 dicembre 2016 al 22 gennaio 2017
Per info e prenotazioni: tel: 089 231135 Sms/Whatsapp 3277559783