«L’esempio di Massimiliano D’Alessandro è un monito importante per i giovani salernitani – le parole del consigliere Natella –. La sua partecipazione a X Factor,dopo aver superato le selezioni con 50.000 potenziali concorrenti, classificandosi tra i primi dieci, ne evidenzia ulteriormente il grande talento. La sua storia ci ricorda che con l’impegno e la dedizione anche quanto può sembrare irrealizzabile diventa possibile. L’augurio delle istituzioni salernitane è che questo possa essere il primo passo di una florida carriera».
«Abbiamo notato Massimiliano in televisione – ha raccontato Ennio Mirra, produttore dell’etichetta indipendente Casa Lavica –. Abbiamo da subito apprezzato il suo approccio genuino e umile e la forte componente canora, assieme a doti di musicista davvero elevate. Abbiamo iniziato un percorso di sperimentazione, partendo dalle sue radici per arrivare al blues ma contaminandolo con suoni elettronici e influenze rap. Il risultato è un lavoro eterogeneo, in lingua italiana e inglese. L’album si intitola “A bassa voce” ma è un modo di dire perché Maxdale ha una voce “forte”. Il nostro obiettivo, come etichetta campana, è portare i talenti della nostra terra su palcoscenici nazionali».
«Il titolo dell’album “A bassa voce” mi rappresenta perché ho sempre avuto un profilo basso. È un’espressione che mi ha consegnato mio padre, un grande esempio di umiltà. L’esperienza di X Factor è stata un banco di prova: ho messo a fuoco potenzialità e debolezze. Uscito da lì ho avuto la fortuna di incontrare Casa Lavica, che mi ha dato la possibilità di lavorare all’album. Non è stato facile: in tv si era creato il personaggio bucolico de ’“l’uomo che canta ai cavalli” ma alle mie spalle ci sono oltre quindici anni di musica. L’album rappresenta in parte una rottura con il mio percorso. Con Casa Lavica abbiamo trovato un compromesso, preservando il background soul e applicandolo al pop italiano, con passaggi nella musica internazionale, elettronica, in una fusione di generi. Nell’album abbiamo citato la nostra terra: in molti mi dicono che per fare carriera dovrei andare via ma sono legato alla mia terra e penso di poter lavorare bene anche a Salerno, una città sensibile alla musica, un importante vivaio. Ringrazio il sindaco Vincenzo Napoli e il consigliere Massimiliano Natella per avermi accolto a Palazzo di Città».