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Bambini violentati e filmati dal padre che li ‘vendeva’ agli amici, orchi in carcere

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56 anni complessivi di carcere per un gruppo di «orchi» per aver «abusato» di tre fratellini di Montecorvino Rovella. La stangata ha riguardato genitori ed amici dei tre piccoliviolentati e filmati.  Mano dura dei giudici salernitani per 4 imputati, condannati a quasi mezzo secolo di reclusione. L’inchiesta sulla “casa degli orchi” era nata da una denuncia presentata dagli assistenti sociali ai carabinieri. Uno degli orchi era il padre  dei tre minorenni. I giudici della terza sezione penale, presidente Cristina De Luca, hanno accolto in gran parte tutte le richieste
del pm Roberto Penna condannando a 13 anni di reclusione il padre.



L’uomo oltre ad abusare sessualmente di due dei suoi tre figli (il più piccolo era costretto a guardare le violenze subite dai fratelli) li vendeva anche ai suoi amici riprendendoli con la telecamera durante i rapporti e bastonandoli se si rifiutavano. Dodici anni e sei mesi per la madre, che tollerava le violenze sui figli, perché lei stessa vittima del marito. I fatti risalgono al 2011 quando i bambini avevano tra i cinque e i tredici anni. Ma il clima di violenza, con soprusi e percosse per un nonnulla, sarebbe iniziato molto prima. Agghiacciante il racconto dei ragazzini di un episodio di stupro e quello dell’incesto, quando fratello e sorella sarebbero stati costretti ad assecondare i desideri degli uomini, tutti tra i cinquanta e i sessant’anni.

Ai giudici della terza sezione penale lo ha ricostruito in aula l’assistente sociale che ha seguito uno dei bimbi dopo l’accoglienza in una casa famiglia. «Il bambino mi ha mimato il rapporto – ha spiegato la teste – ha detto che stavano sul divano, lei si sdraiava, poi lui si metteva sopra». Una vicenda che quando venne portata alla luce creò non poco scalpore a Montecorvino Rovella dove la famiglia vive

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