LA SVOLTA DA LUNEDI’. “A partire dal 19 dicembre arriva dai Balcani la prima ondata di aria gelida e quindi avremo un’accentuazione del freddo con le temperature sche scenderanno (in particolare le massime) soprattutto al Nord e sul versante adriatico. Piogge previste sul medio-adriatico e al Sud con nevicate fino a quote intorno a 600-800 metri sull’Appennino orientale dalle Marche alla Calabria. Martedì stesso copione, con venti freddi e neve fino a 300-400 metri sulla Romagna e sui 500-600 metri più a Sud”.
“Mercoledì ci sarà poi una seconda ondata di aria fredda dai Balcani, più intensa della prima, che colpirà soprattutto il Nord e le Regioni orientali, ma questa volta riuscirà a valicare il crinale dell’Appenino interessando anche il versando tirrenico. Piogge sul medio-adriatico con la neve a quote molto basse. In Emilia qualche fiocco potrebbe cadere su Piacenza, Parma e Forlì. Fiocchi anche sulle Prealpi Centro-Occidentali, non esclusi a Torino. Poi la quota neve si innalza verso Sud a 300-500 metri sull’Abruzzo e fino a 600-800 metri su Lucania e Calabria”.
La neve, come spiega Giuliacci, sfiorerà l’intera Valpadana nella giornata di mercoledì. Ma non è escluso che se qualcosa cambi nei modelli climatici possano verificarsi intense nevicate proprio a ridosso del Natale. Anche perché l’altra ipotesi è che si crei quel cuscinetto di aria fredda in Valpadana, molto resistente, che poi possa generare nevicate anche sulle zone pianeggianti nei giorni festivi, qualora arrivasse una perturbazione da Ovest. Il dato positivo è che da lunedì spariranno le nebbie e scenderà notevolmente la concentrazione di inquinanti nell’aria delle città.