“E’ sempre più evidente la volontà di favorire fenomeni migratori e depotenziare le strutture pubbliche in favore di quelle private – aggiunge la parlamentare del Movimento 5 Stelle -. Già l’inesistenza di un reparto vero e proprio di Chirurgia Oncologica al Ruggi la dice lunga sulla gestione di un presidio che mira ad essere il centro di riferimento dell’intera provincia, adesso si aggiunge anche la mancanza di previsione di posti letto aggiuntivi per i malati oncologici: aspetto veramente preoccupante per il destino dell’azienda Universitaria e Ospedaliera che di eccellenza ha solo un mero titolo nelle carte intestate, perché nei fatti sembra più un ospedale di periferia”.