«Abbiamo una condizione generale della vita pubblica italiana che è fatta di un totale imbarbarimento. E’ un qualcosa di disgustoso. Esiste una propensione generalizzata a calpestare la dignità delle persone e quelle regole elementari di correttezza e civiltà. Poi – aggiunge De Luca – c’è qualcosa che riguarda direttamente me in termini di aggressione mediatica giornalistica: al di là di contenuti di merito c’è l’abitudine a mettere in croce cittadini normali per autentiche stupidaggini; per neanche avvisi di garanzia ma per iscrizioni nel registro degli indagati».
«Abbiamo un sistema – spiega il Governatore – nel cui basta che un qualsiasi cittadino mandi una lettera anonima o faccia una interrogazione parlamentare su chi diavolo vuole asserendo qualsiasi cosa che una Procura della Repubblica può aprire un fascicolo. Dobbiamo convincerci che in Italia diventano oggetto di aggressione alcuni esponenti politici non sulla base della caratterizzazione politica che siano di destra, sinistra o centro ma c’è una figura politica che dà fastidio particolarmente ed è quella rappresentata da un uomo libero. E’ questo l’elemento davvero incompatibile con la vita pubblica italiana».