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Salernitana tra palle inattive, illusioni e delusioni

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Ci sono ancora troppi punti interrogativi che danzano come fantasmi attorno alla Salernitana ma soprattutto dentro lo spogliatoio granata. Gli errori in fotocopia sulle palle inattive che hanno prodotto una perdita di punti notevole. Ben nove, la posizione di classifica che mal si concilia con la qualità dell’organico, con alcune prestazioni importanti, vedi Frosinone, con le parole del co patron che non più tardi di qualche giorno fa aveva addirittura parlato di serie A. Illusioni e delusioni riportate a galla dal gol di Bifulco a tempo praticamente scaduto.



Ad oggi la Salernitana rischia di essere una grande incompiuta in un campionato mediocre e maldestro e dove gli arbitri continuano a fare errori una settimana si e l’altra pure. Prendersela con le giacchette nere sarebbe troppo semplice e rappresenterebbe l’ennesimo alibi ad una squadra che trova continuamente giustificazioni ad errori ed incertezze. La realtà dice che la Salernitana ha solo un punto in più, finora della gestione Torrente ed è attesa da un derby al calor bianco al Partenio di Avellino e dalla sfida delicatissima del 30 dicembre contro il Perugia una delle squadre che praticano il miglior calcio della categoria.

Di contro Lotito, Mezzaroma e Fabiani devono muoversi per tempo. Finite feste e girone d’andata comincia il mercato. Alla Salernitana non servono puntelli ma rinforzi nel vero senso del termine. Giocatori pronti ad essere buttati nella mischia. Si faccia una valutazione seria ed approfondita su tutta la difesa a cominciare da Terracciano. Poi si analizzi il centrocampo da Ronaldo a Della Rocca passando per Busellato e tenendo presente le noie fisiche di Odjer.

Ci facciano capire una volta e per tutte Zito, Caccavallo e Laverone se servono o meno alla Salernitana e soprattutto Donnarumma che nel gioco aereo è bravo come Joao Silva perchè è stato sostituito dal portoghese. La spiegazione di Bollini sull’argomento non ci ha affatto convinto anche perchè a Teramo Donnarumma giocava centrale d’attacco, spizzava palloni ed è probabilmente quello il suo ruolo naturale tanto da vincere la classifica dei capocannonieri

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