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Borse di studio ai familiari delle vittime innocenti di criminalità

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È giunta al terzo anno l’iniziativa dell’assegnazione di borse di studio per quei ragazzi, figli o fratelli di familiari delle vittime innocenti di criminalità, che non ricevono benefici di legge, o perché vittime di criminalità comune, ancora non garantite dalla legislazione italiana o perché non è stato ancora ultimato l’iter burocratico di riconoscimento anche nei casi di vittime della criminalità organizzata.

Si tratta di una idea nata dal “Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti di criminalità” al quale aderiscono più di cento parenti di chi è caduto sotto il fuoco assassino della camorra o della bruta violenza criminale.

Le loro storie sono sul sito della Fondazione Pol.i.s. o reperibili con la APP #NONINVANO. Con una straordinaria esperienza di “solidarietà orizzontale” i familiari che hanno ottenuto dei riconoscimenti di tipo economico mettono una quota personale per finanziare le borse di studio differenziate per gli alunni delle scuole elementari, medie, superiori ed università.

La Fondazione Pol.i.s. integra con propri fondi questa quota che ha permesso oggi, nella Sala Giunta di palazzo Santa Lucia, la cerimonia di consegna di 24 borse di studio. Hanno partecipato tra gli altri il Presidente della Regione Vincenzo De Luca, l’assessore Lucia Fortini, Paolo Siani, Francesco Pinto, Don Tonino Palmese e Geppino Fiorenza. Quest’anno una quota viene destinata anche grazie alla raccolta fondi realizzata dalla sede regionale della RAI, con il ricavato dei biglietti venduti per la scorsa edizione di “Made in Sud”, che ha anche finanziato il progetto “leggendo cresceRAI” per la realizzazione di punti lettura in dieci quartieri della città di Napoli.

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