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Cilento: il mare restituisce l’effige di Palinuro scolpito nella roccia

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Il mare di Palinuro restituisce l’immagine del nocchiero di Enea scolpito nella roccia. In località Saline, a poche decine di metri dalle piscine naturali dell’ex club Mediterranee.  Il profilo del nocchiero di Enea, che secondo Virgilio morì proprio al largo delle coste campane, fu scolpito all’inizio del ‘900 su una roccia oggi “riscoperta” dall’abbassamento delle acque marine Palinuro torna a scrutare il mare al largo del Cilento. Le acque marine, in località Saline, a Centola, si sono abbassate, rivelando il profilo del nocchiero di Enea scolpito nella roccia agli inizi del’ 900 da un autore ancora oggi ignoto. Un’opera quasi del tutto dimenticata, che oggi torna letteralmente alla luce.



Le ipotesi più accreditate riguardo l’autore parlano di un amico del grande pittore siciliano Renato Guttuso, autore, a sua volta, di una tela intitolata proprio “Palinuro”, che raffigura il nocchiero di Enea privo di vita, adagiato sulle spiagge dove morì annegato. Per ora non ci sono notizie certe riguardo l’autore della scultura impressa nella roccia, ma dopo questo straordinario disvelamento naturale c’è da augurarsi che gli studi e gli approfondimenti in merito conoscano una svolta.
“Un’opera d’arte da tutelare” scrive su facebook la professoressa di Palinuro Maria Teresa D’Angelo, una delle prime ad accorgersi della “nuova vita” della scultura.

 

 

 

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