In realtà cosa è avvenuto? La maggioranza si è mossa ponendosi l’obiettivo della massima trasparenza respingendo al mittente ogni tentativo di trovare “accordi sottobanco” per evitare ricorsi, o di ribaltare in Commissione i rapporti di forza presenti in Consiglio Comunale come esito delle elezioni comunali pur muovendosi sulla base di regolamenti comunali spesso contraddittori e sicuramente non chiari. La maggioranza si è posto l’obiettivo di applicare a pieno la legge: assicurare la “proporzionalità” del peso di ogni gruppo consiliare nelle commissioni (in applicazione dell’art. 38 del Testo Unico delle leggi degli Enti Locali e dall’articolo 39 dello Statuto Comunale) e della segretezza del voto per la elezione del Presidente delle Commissioni (come previsto dai regolamenti comunali). Obiettivi perseguiti con coraggio ed alla luce del sole.
«Anche in questo si legge la novità rappresentata da questa amministrazione – dice la sindaca Cecilia Francese -. Non ci sono compromessi, non ci sono manovre sotto banco. Si applica la legge, si applicano lo Statuto ed i Regolamenti Comunali. Il coraggio, la compattezza di questa maggioranza ha trovato il giusto riconoscimento con questa sentenza importantissima del TAR di Salerno».
Le commissioni consiliari previste dall’articolo 38 comma 6 del D.lgs.267/2000 una volta istituite sulla base di una facoltativa previsione statutaria sono disciplinate dal Regolamento comunale con l’unico limite, posto dal legislatore, riguardante il rispetto del criterio proporzionale nella composizione. Ciò significa che le forze politiche presenti in Consiglio debbano essere il più possibile rispecchiate anche nelle commissioni in modo che in ciascuna di esse sia riprodotto il loro peso numerico e di voto.
«Il voto plurimo ritenuto perfettamente legittimo dalla giurisprudenza e dalla stessa prassi amministrativa, è pienamente compatibile con il principio di proporzionalità e garantisce la rispondenza di composizione tra la commissione stessa ed il Consiglio Comunale – continua la sindaca -. Nessuna violazione di legge, quindi, nessuna improvvisazione. Ma anzi grande attenzione alle disposizioni di legge e regolamentari da parte della maggioranza e da parte della Segretaria Comunale che aveva espresso un articolato parere, non a caso ripreso per intero dal TAR, che aveva già dato all’azione dell’amministrazione comunale e del consiglio comunale di operare in modo legittimo ed a cui va dato il giusto riconoscimento di professionalità. Ora, con maggiore convinzione, si tratta di accelerare per la piena attuazione del programma illustrato alla città e da questa premiato in campagna elettorale, ed al Consiglio Comunale in sede di insediamento».
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