Una promessa è un debito e la Hippo Basket Salerno mantiene la parola data. Dopo lo spettacolo del primo “Teddy Bear Toss” andato in scena domenica sera al PalaSilvestri di Matierno, quando centinaia di peluche sono volati dagli spalti sul parquet, questa mattina una delegazione del club granata in compagnia degli amici del Rotaract Club Salerno ha fatto visita ai reparti di Pediatria e Chirurgia Pediatrica per la missione “Buon Natale”. Grazie alla disponibilità del dottor Pacifico e di tutto il personale in servizio, in punta di piedi, senza disturbare i pazienti e i loro familiari, sono stati consegnati ai piccoli degenti del nosocomio salernitano i peluche raccolti grazie alla collaborazione ed alla generosità dei tifosi accorsi al PalaSilvestri, ma anche dei genitori del MiniBasket della Hippo. Ogni bimbo ha potuto scegliere un pupazzo (in realtà anche più di uno) e così i più piccoli hanno potuto vivere un’ora all’insegna della spensieratezza, proprio nella settimana che conduce al Santo Natale. Inoltre, grazie alla disponibilità del negozio Bollicine Giocattoli di Salerno la Hippo ed il Rotaract Club hanno dotato le sale giochi di Pediatria e di Chirurgia Pediatrica di alcune scatole gioco che saranno a disposizione del personale, per intrattenere i piccoli pazienti.
«E’ stata una mattinata davvero toccante – ha raccontato il diesse Giovanni Carmando, che ha indossato i panni di Babbo Natale per l’occasione, scortato dal coach della Promozione Giuseppe Caccavo e dai giocatori della prima squadra Stefano Palmentieri, Claudio Dragoni ed Andrea Brigante, tutti emozionatissimi –. Sono innanzitutto un padre e so che cosa possa significare trascorrere un periodo di ricovero in ospedale, figurarsi nel periodo natalizio. Abbiamo cercato di far distrarre per quanto possibile questi splendidi bimbi e di regalare loro un sorriso e un po’ di allegria in vista del Natale. Ringraziamo tutti quelli che hanno collaborato alla buona riuscita di questa iniziativa, il Rotaract Club e tutto il personale dell’Ospedale di Salerno, che ci ha permesso di effettuare la consegna dei doni. Fare sport significa anche avere dei valori e il valore della solidarietà viene prima di tutto».
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