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Dalla Siria a Salerno, tre storie tra discriminazione e integrazione

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Maher e la sua famiglia sono Siriani, sono scappati dalla guerra e sono stati accolti a Salerno: qui respirano finalmente aria di pace e serenità. Difatti, grazie all’iniziativa “corridoi umanitari”, alcuni cittadini ed associazioni di Salerno e Cava de’ Tirreni si sono fatti promotori di un progetto di accoglienza di una famiglia di profughi siriani composta da 7 membri (2 giovani coniugi e 5 bambini). La famiglia alloggerà presso il Convento di San Lorenzo per 18 mesi.



Terminato il progetto, Maher si augura di trovare un lavoro e continuare a vivere a Salerno. Accanto a questa storia, ne abbiamo incrociato altre. Angelo, 19 anni e’ nato a Salerno da genitori filippini, e per molti suoi concittadini lui non e’ italiano (sebbene sia nato in Italia).  Nonostante la sua giovane età, è stato più volte vittima di offese a sfondo razziale. Invece, Bahia e’ marocchina e viene da Casablanca. E’ laureata in Biologia ma fa la badante e vive a Salerno, città della quale e’ innamorata.  L’anno prossimo conta di potersi iscrivere alla Facoltà di Lingue per poter diventare una traduttrice.

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