Le condizioni di Nicole si sono aggravate a settembre, con il ricovero della bimba in terapia intensiva all’ospedale di Padova. Poi il ritorno a casa, sulle colline di Marostica, nonostante le sue condizioni fossero ancora gravi. A dicembre, a complicare la situazione ci si è messo il lavoro dei genitori: i due si sono trovati senza ferie e permessi mentre la piccola aveva costante bisogno della loro assistenza, giorno e notte. Ed è qui che è successo un piccolo “miracolo di Natale” che ha commosso il Paese.
Il gesto dei colleghi della mamma – I colleghi della mamma, Michela Lorenzin, 34enne dipendente della Brenta Pcm di Molvena, hanno deciso di aiutarla. Si sono uniti e le hanno regalato le loro ferie, dieci mesi in tutto. “Molti li conosco soltanto di vista, eppure hanno saputo fare un gesto di puro altruismo, arrivando a rinunciare, per me, a un po’ del tempo che invece avrebbero potuto trascorrere con le loro famiglie”, raccontava Michela al Corriere del Veneto. “Questo Natale è magico, ricevo cosi tanta solidarietà da tante persone”, scriveva il 22 dicembre su Facebook. Solo due giorno dopo, la sua Nicole si sarebbe spenta. E’ proprio Michela, il giorno di Natale, ad annunciarlo in un post: “Ieri sera io e Nicole nel nostro abbraccio di arrivederci. Ti amerò per sempre, un giorno ci incontreremo”.