La donna era stata ricoverata lo scorso 15 novembre per sottoporsi ad un intervento di asportazione dell’utero. Un intervento di routine, a cui a volte sono costrette a sottoporsi le signore superata una certa età. Il 16 novembre AnnaPassaro è stata sottoposta all’intervento ma, anziché uscire dopo qualche giorno, come pensavano lei e i suoi familiari, è rimasta in clinica per oltre un mese a causa delle complicazioni iniziate fin dai giorni successivi all’intervento.
I familiari si sono continuati ad affidare ai medici delle clinica avellinese, la signora è stata sottoposta anche ad altri interventi, ma fino al 22 dicembre non ha più fatto ritorno acasa. È stato quello il giorno in cui le figlie, preoccupate perché non vedevano miglioramenti, hanno deciso di trasferire la madre all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove è stata portata in ambulanza e dove speravano che i medici sarebbero riusciti a curarla.
Qui, alla donna nell’immediato viene diagnosticata una pericardite acuta, la mattina del 24 dicembre entra in coma. Muore nel pomeriggio. Sul caso indagano i carabinieri di Napoli, coordinati dalla procura, che ha disposto il sequestro della salma, in attesa dell’autopsia. I riscontri autoptici dovranno chiarire cosa è successo alla 54enne; e comprendere se il primo intervento ha avuto l’esito sperato e i motivi dei successivi. Nel contempo: se è stato fatto tutto il possibile per salvare la paziente, che al momento dell’ingresso in clinica, era in buona salute.
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