Si chiama Francesco Martelli, ed è originario di Catanzaro, odontoiatra di fama internazionale nonché docente universitario, invece, il primo in classifica, un luminare nel campo delle cure dentarie ed è appunto tra i professionisti italiani più conosciuti e apprezzati in Inghilterra, che recentemente ha aperto a Salerno (via Bottiglieri 13) una delle sue avanzatissime cliniche della sua rete EDN. Secondo una ricerca di Nathan il Saggio, Osservatorio della Stampa Estera che ha monitorato oltre cento tra le più importanti testate straniere negli ultimi tre anni, Martelli, fondatore della rete di cliniche odontoiatriche IMI-EDN (http://www.excellencedentalnetwork.com) e massimo studioso mondiale della parodontite (volgarmente nota come ‘piorrea’), si piazza al primo posto di questa speciale classifica, con un indice di notorietà qualificata pari a 17. Lo scorso 11 aprile, in merito alle tecniche utilizzate dal Professore, il celebre quotidiano Daily Mail, letto da 3 milioni e mezzo di inglesi, scriveva: “Perioblast, lo studio realizzato dal dottor Francesco Martelli, rappresenta un vero miracolo nell’ambito della cura della parodontite. Martelli, inoltre, sta aprendo una sua clinica anche a Leeds” (http://www.dailymail.co.uk/health/article-3534745/Could-lasering-bad-bacteria-stop-teeth-falling-Treatment-stops-cause-bleeding-gums-loose-teeth.html). Proprio nella sua Catanzaro, il medico, nativo di Torre di Ruggiero, ha recentemente aperto l’ultima delle sue cliniche e ora sta per avviare anche un centro di ricerca medica e genetica di altissimo livello, che dovrebbe, finalmente, mettere la Calabria al centro quale snodo e volano di studi scientifici internazionali. Secondo la ricerca, il medico calabrese batte dunque di misura Antonio Carluccio (indice di notorietà qualificata 15).
Ultimo gradino del podio per Carlo del Mistro (indice di notorietà qualificata 14), 34enne bocconiano di Sondrio che, da stratega in Lehman Brothers, è passato alla sua più grande passione, il gelato. Insieme ad alcuni suoi fidi collaboratori, il giovane imprenditore ha già aperto una decina di gelaterie della sua catena “Gelato Mio” nella City: “Mamma mia! Il gelato di Del Mistro ormai è un vero trend a Notting Hill”, afferma entusiasta il Daily Mail (http://www.dailymail.co.uk/femail/food/article-2033938/Mamma-mia-Gelato-overtakes-ice-cream-low-calorie-alternative.html).
Quarta posizione per una prelibatezza tipica della nostra terra: la mozzarella di bufala. E a Londra il posto migliore dove assaggiarne di squisite è il “Mozzarella and more”, aperto tre anni fa nell’esclusivo quartiere di Chelsea dal catanese Peppe Corsaro e dai suoi fratelli (indice di notorietà qualificata 13): “La nuova sfida del Made in Italy si chiama Mozzarella and More – nel locale di Giuseppe Corsaro e dei suoi famigliari si respira aria di Italia ovunque, dalle mozzarella di bufala alla burrata, fino alle focacce liguri e alla Parmigiana”, come riferisce il quotidianoIndependent (http://www.independent.co.uk/life-style/food-and-drink/reviews/mozzarella-and-more-257-kings-road-chelsea-london-8577212.html).
Quinta piazza per la scrittrice e avvocatessa siciliana Simonetta Agnello (indice di notorietà qualificata 11), ormai trapiantata a Londra nella quale vive da quando ha 18 anni. Autrice di successo, la palermitana non ha mai nascosto la sua passione per la terra che l’ha accolta quando ancora era giovanissima. La Vanguardia ne parla così: “Nel libro ‘La mia Londra’ la scrittrice Agnello racconta, sotto forma di diario personale, tutto l’affetto che nutre per questa città, descrivendo vie, musei poco conosciuti e parchi nascosti. Un libro per gli italiani che vogliono conoscere meglio la capitale inglese.” (http://www.lavanguardia.com/ocio/viajes/20151201/30522800311/la-italiana-simonetta-agnello-homenajea-con-mi-londres-a-la-capital-inglesa.html).
Un altro chef al sesto posto: Giorgio Locatelli (indice di notorietà qualificata 9), nato nella provincia di Varese ma ormai chef stellato “londinese” di adozione. Noto come “chef delle star”, con personaggi del calibro di Madonna, Robbie Williams e i Beckham ospiti al suo ristorante, Locatelli è stato premiato dal magazine britannicoGQ con il “Food and Drink Award” alla carriera, ricevendo l’ambito riconoscimento dalle mani della diva hollywoodiana Kate Winslet (http://www.gq-magazine.co.uk/article/gqs-food-and-drink-awards).
A seguire troviamo il napoletano Vincenzo Rusciano (indice di notorietà qualificata 7), che ha trovato “l’America a Londra” dove ha colto al volo la splendida possibilità di aprire l’innovativa startup “Heavenote.com”, sito per gestire l´eredità digitale e lasciare messaggi che si inviano dopo la morte, che sta riscuotendo molto interesse. La bella idea di Rusciano non è sfuggita al Daily Mirror: “Già popolare in America, in cui i lavoratori ad alto rischio, come le forze armate e vigili del fuoco, vi hanno aderito, ‘Heavenote’ è l’ottimo frutto del businessman italiano Vincenzo Rusciano” (http://www.mirror.co.uk/news/uk-news/pre-death-video-service-send-6255436).
Ottavo è Paolo Galvani (indice di notorietà qualificata 5), CEO di MoneyFarm,attualmente l’unica società di digital wealth manager al mondo, che operi su più mercati: si tratta di una piattaforma sul web che offre ai risparmiatori un servizio di consulenza indipendente sull’allocazione dei loro risparmi. Di Galvani, vicentino di nascita, e della sua creazione ne ha parlato anche la bibbia economica mondiale, ilFinancial Times: “MoneyFarm, fondata dall’italiano Paolo Galvani, ha conquistato il mercato inglese. Creata nel 2011, ha già più di 60.000 user” (https://www.ftadviser.com/2016/02/24/investments/wraps-and-platforms/italian-robo-adviser-is-fee-free-up-to-k-QOtY9lIfwKqZqFCEb8Fl7O/article.html).
Chiudono Giovanni Mangini (indice di notorietà qualificata 4), trentenne barese, in nona posizione con la sua startup “G.G.”, una società’ nel settore immobiliare che gestisce proprietà residenziali e turistiche, e Pierluigi Negro (indice di notorietà qualificata 2), che nella City, a due passi da Tottenham, gestisce con successo, insieme alla moglie, “Salento Green Life”, locale italianissimo all’insegna del “Made in Puglia”.
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