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Salernitana, l’ultimo alibi: i petardi esplosi dai tifosi…

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La Salernitana che dopo domani scenderà in campo per affrontare il Perugia avrà un solo risultato a disposizione: la vittoria. Un pareggio equivarrebbe ad una sconfitta acuendo la crisi di risultati che dopo Sannino ha colpito anche Bollini.

L’ex coordinatore del settore giovanile della Lazio ha fatto peggio del suo predecessore: tre punti nelle ultime 4 partite, una sola vittoria e ben tre sconfitte contro Bari, Carpi ed Avellino. La media punti della Salernitana di Bollini è di 0,75. La svolta non c’è stata anzi la squadra ha fatto registrare pericolose involuzioni nonostante l’illusorio successo di Frosinone.

Dopo 20 partite ed una marea di attenuanti: l’allenatore troppo severo e con poco feeling con squadra e ambiente (ci riferiamo a Sannino), gli arbitraggi, gli infortuni, da ieri anche i petardi lanciati dai tifosi che per stessa ammissione di Lotito a Goal su Goal spaventerebbero i calciatori andando ad incidere sul rendimento e chi più ne ha più ne metta, la Salernitana si scopre fragile, senza spina dorsale. Una squadra su cui peserebbero le tensioni e le fibrillazioni interne i gruppi ed i gruppetti ed ora anche le voci di mercato.

C’è bisogno di una svolta perchè su un punto siamo d’accordo con Lotito la squadra ha qualità ed è sicuramente più forte di quella di Torrente eppure rispetto allo scorso anno la Salernitana ha appena un punto in più. Poco troppo poco per giustificare gli investimenti ed il quinto monte ingaggi della Serie B. A 48ore dalla sfida con il Perugia al momento c’è una sola certezza: per molti calciatori quella di venerdì pomeriggio sarà quasi certamente l’ultimo atto con la maglia granata sulle spalle. Unico rammarico il ritardo con cui la società giunge a queste decisioni che se prese per tempo avrebbero evitato un altro campionato da via crucis

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