“E il momento di fare scelte innovative e coraggiose per l’agricoltura e per la crescita sostenibile dell’economia del nostro territorio – ha sottolineato il consigliere del M5S Michele Cammarano, relatore di minoranza, per il quale “la canapa costituisce un’importante risorsa per il territorio anche per il settore della bioedilizia ed è necessario rafforzare l’impegno economico della regione per questo settore”. A sottolineate la positività della legge anche la consigliera di FI Flora Beneduce: “negli ultimi anni ci sia stata una vera e propria riscoperta e sperimentazione degli effetti benefici dei prodotti derivanti dalla canapa, riproposta come risorsa per un’agricoltura naturale ed innovativa e come occasione di sviluppo in molte filiere produttive”. “Una legge positiva ed innovativa che punta su un settore che può costituire un importante risorsa per il nostro territorio” – ha detto il consigliere di De Luca Presidente, Carlo Iannace.
La legge, che si applica alle coltivazioni di canapa delle varietà ammesse iscritte nel Catalogo comune delle varietà di specie di piante agricole le quali non rientrano nell’ambito di applicazione del Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione degli stati di tossicodipendenza, istituisce un marchio di qualità per promuovere, sensibilizzare e incentivare azioni dirette alla coltivazione della cannabis sativa nei terreni inquinati , prevede azioni a sostegno della coltivazione della canapa sativa e delle filiere produttive attraverso progetti pilota e a beneficio di imprese agricole e associate, associazioni di produttori agricoli, reti di impresa, partenariati costituiti da norme imprese agricole, enti di ricerca, aziende sementiere, imprese di trasformazione ed altri soggetti che hanno tra i propri scopi la lavorazione, la commercializzazione e la promozione della canapa e dei prodotti derivati.