«Abbiamo dato mandato al nostro avvocato – ha detto il segretario generale Valter Mazzetti – di procedere legalmente in ogni sede per ridare la giusta dignità umana e professionale al collega che ha portato serie lesioni permanenti».
La decisione è stata presa dopo che sul profilo Fb dell’utente, del quale l’Ugl dice di conoscere l’identità, sostenendo che costui era stato candidato in passato alle elezioni comunali a Sant’Elena d’Este, sono apparsi vari post offensivi contro l’agente e la polizia. Si leggeva, tra l’altro, “Solo uno?, peccato che non sia morto”, “ovviamente è una bufala; se li fanno da soli questi finti attentati per far presa sulla popolazione demente e poi fare leggi anti libertà”.
Centinaia di poliziotti (420 solo in un’ora) hanno fatto segnalazioni agli amministratori di Fb, che ha poi rimosso il post. «Sembra assurdo e ci lascia veramente esterrefatti, oltre che profondamente indignati – dice Mazzetti – vedere come ci siano persone così miopi o condizionate culturalmente e ideologicamente da non vedere il grande e difficile lavoro che quotidianamente svolgono le forze dell’ordine al servizio della democrazia per mantenere la convivenza sociale più sicura e rispettosa possibile.
Un lavoro che, troppo spesso, purtroppo, è costato sacrifici immani, anche estremi, per i poliziotti e per i loro genitori, mogli, mariti, figli. Un lavoro complesso, il nostro, per cui la dignità umana e professionale del poliziotto, come nel caso di specie, viene brutalmente violentata da quella che considero solo una miseria dell’animo umano».
Ad Acerno, dove vivono i genitori ed altri familiari, la notizia dell’incidente capitato a Mario Vece – che vive in Toscana con moglie e figli – si è diffusa ieri pomeriggio tra la costernazione e la preoccupazione dell’intera comunità acernese. Primo tra tutti il sindaco Vito Sansone: «Sono molto dispiaciuto per quanto accaduto al nostro conterraneo Mario Vece, un poliziotto molto esperto che conosco da tantissimo tempo e che purtroppo è rimasto ferito durante l’esplosione di un ordigno mentre effettuava le operazioni di disinnesco».
La famiglia Vece è molto conosciuta e stimata ad Acerno ed anche il fratello di Mario è poliziotto e presta servizio a Milano, mentre il sottufficiale ferito da poco era stato trasferito, da Pisa, a Firenze e sin da subito è stato apprezzato dai colleghi per la professionalità ed umanità oltre che disponibilità d’animo. Il questore di Firenze, Alberto Intini, si è recato personalmente in ospedale a fare visita al poliziotto, oltre a seguire le indagini sull’esplosione che secondo gli investigatori ha una natura politica.
Fonte Il Gazzettino.it