Maggiormente colpite, secondo il report, sono Piemonte, Val d’Aosta, P.A. di Trento, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Basilicata. Ma nell’ultima settimana del 2016 in tutte le Regioni italiane è già iniziato il periodo epidemico, ovvero in largo anticipo rispetto agli anni passati, quando veniva raggiunto tra fine gennaio e inizio febbraio. Nello specifico dall’inizio della sorveglianza sono stati registrati 1.947.000 casi in tutta Italia.
Il livello di incidenza, dal 26 dicembre 2016 al 1 gennaio 2017, è stato pari a 10,12 casi per mille assistiti: nello stesso periodo della passata stagione influenzale raggiungevano a malapena i 2 casi per mille assistiti. Ad alimentare la crescita, come ogni anno, i contagi tra i bimbi sotto i cinque anni, tra cui si sono registrati 27,6 casi per mille assistiti. Ma l’incidenza aumenta soprattutto tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni, tra cui ci sono stati 6,34 casi per mille assistiti, il doppio rispetto alla settimana precedente (quando erano solo 3,32).
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