L’annuncio della vincita da mezzo milione di euro grazie ad un ‘gratta e vinci’ e postato su facebook era solo una bufala per mettere alla prova i “veri” amici. Che, a quanto pare, non erano poi così tanti. Una residente di Capaccio Paestum ha pubblicato su Facebook un biglietto fortunato del Gratta e Vinci. La donna, titolare di un agriturismo, avrebbe sbancato al “Nuovo Miliardario”, annunciando il colpo di fortuna ai suoi amici e contatti social. Nel momento in cui qualcuno ha espresso dubbi sull’autenticità del biglietto, lei stessa ha ribadito che era tutto vero.
Poi, nel pomeriggio, la smentita: la capaccese ha spiegato di aver architettato la messinscena per rendersi conto di chi tenesse davvero a lei, e di quali utenti nella sua “rubrica” social si interessassero semplicemente ai soldi. Un sondaggio che non deve aver avuto esiti assai incoraggianti se la stessa, in un post al veleno, ha commentato: «Ora ho capito chi siete davvero»
Lo scrive il quotidiano Metropolis oggi in edicola
e vulisse nu munno onesto/ ma te diceno sempe ‘o stesso/ ‘ncoppa ‘e sorde ‘a gente nun guarda ‘nfaccia a nisciuno….a’ nisciuno
Noi ridiamo e scherziamo, ma mi sembra che esista un reato penale per chi mette in giro queste voce. La signora sta scherzando col fuoco.
quale reato penale? Non c’è nessun reato. Non è nemmeno configurabile il reato di turbativa di ordine pubblico, nè quello di truffa. E’ come dire a tutti di averlo lungo.
Articolo 661 del codice penale:
“Chiunque, pubblicamente, cerca con qualsiasi impostura, anche gratuitamente, di abusare della credulità popolare è soggetto, se dal fatto può derivare un turbamento dell’ ordine pubblico, alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 15.000.”
Va bhè ma è depenalizzato da gennaio 2016. Non è più reato penale.