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Il danno e la beffa per Mario: scritte offensive e niente soldi per le cure

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“Non c’è copertura per le spese legate al decorso post operatorio, come quelle per la protesi”. E’ la dura accusa del Siulp fiorentino sul caso dell’artificiere della questura  (il salernitano Mario Vece originario di Acerno) rimasto gravemente ferito – ha perso una mano e l’uso di un occhio- durante l’attentato di Capodanno alla libreria di CasaPound .

Il sindacato, tramite il segretario Antonio Lanzilli, ha deciso per questo motivo di organizzare una raccolta fondi per l’agente. Le donazioni potranno essere effettuate sul conto (identificato con la scritta “Per Mario”) aperto presso la filiale della banca Unicredit di viale Redi, a Firenze. L’iban è IT38B0200802829000104589397

“È una risposta a colleghi, cittadini e aziende che ci hanno chiesto di poter dare aiuto”, ha spiegato Lanzilli, insieme con l’avvocato delo Siulp Massimiliano Annetta. “Per un poliziotto che si infortuna in servizio non è prevista una assicurazione obbligatoria, e per questo chiederemo al Governo di introdurne una nel contratto delle forze dell’ordine”. L’artificiere, intanto, resta ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Cto di Careggi: nel pomeriggio è previsto un nuovo intervento per la ricostruzione di una parte dell’osso orbitale. Il

 Siulp, infine, annuncia anche la richiesta di costituzione di parte civile sia per la famiglia del poliziotto che per lo stesso sindacato. Non solo. “Abbiamo dato mandato al nostro avvocato di denunciare tutti coloro che si dovessero rendere responsabili del reato di diffamazione per contributi apparsi sui siti di informazione e commenti”. Secondo quanto riferito dal sindacato, alcune scritte offensive verso l’artificiere sono apparse nei giorni scorsi su alcuni muri a Milano.
Fonte Firenze.Repubblica
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