“É intollerabile che giri per l’Italia l’immagine di due persone curate a terra. Sono d’accordo con la Lorenzin sul fatto che la Campania deve cambiare passo” ha ribadito il presidente della Giunta regionale che ha aggiunto: “Prima ci liberiamo del groviglio burocratico prima risolviamo i problemi” della sanità in Campania ha affermato De Luca evidenziando di aver ereditato una situazione complicata: ”Stiamo ripartendo da zero. Ci siamo caricati sulle spalle una croce e stiamo ottenendo risultati importanti e che non possono essere offuscati da quella fotografia”.
La dignità dei medici “la difendono quelli come me che hanno intenzione di perseguire fino all’ultimo le responsabilità laddove ci sono” e non c’è bisogno di “manifestazioni di solidarietà pelosa. I medici sanno che hanno tutto il rispetto e la gratitudine delle persone perbene”. De Luca ha detto che “quelli che devono essere chiamati a rispondere saranno i responsabili e non coloro che hanno cercato di fare l’impossibile per dare una mano ai pazienti che si sono riversati nel pronto soccorso”.
“La contestazione che è stata fatta – ha precisato il presidente della giunta regionale – è quella di non aver provveduto ad organizzare per tempo soluzioni alternative, di non aver avuto la prontezza e la capacità organizzativa per gestire una emergenza”. In Campania negli anni passati sono stati risanati i conti della Sanità “solo mandando a casa 14mila dipendenti delle nostre strutture sanitarie e con la fatica che facciamo a tenere aperti i nostri presidi”. Il Governatore ha poi concluso: “Noi stiamo risanando avendo ereditato una situazione nella quale i conti consuntivi erano fermi al 2014, con l’80 per cento delle strutture con i commissari, senza i direttori generali”.