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Malati curati a terra: De Luca, faremo una operazione di chiarezza 

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“Faremo una bella operazione di verità e chiarezza. E risponderemo a una campagna di aggressione mediatica, sciacallesca”. Lo ha detto il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo a Radio Kiss Kiss Napoli sulla vicenda dei malati curati a terra nell’ospedale di Nola, in provincia di Napoli. “Noi cercheremo di approfondire tutto”, ha detto De Luca sottolineando “di aver saputo della vicenda solo dopo 48 ore”. “Se qualcuno immaginava di mettere in piedi una campagna di aggressione e diffamazione”, ha proseguito il presidente della Regione Campania “ha sbagliato”, annunciando che saranno accessi i riflettori su tutto.



“É intollerabile che giri per l’Italia l’immagine di due persone curate a terra. Sono d’accordo con la Lorenzin sul fatto che la Campania deve cambiare passo” ha ribadito il presidente della Giunta regionale che ha aggiunto: “Prima ci liberiamo del groviglio burocratico prima risolviamo i problemi” della sanità in Campania ha affermato De Luca evidenziando di aver ereditato una situazione complicata: ”Stiamo ripartendo da zero. Ci siamo caricati sulle spalle una croce e stiamo ottenendo risultati importanti e che non possono essere offuscati da quella fotografia”.
La dignità dei medici “la difendono quelli come me che hanno intenzione di perseguire fino all’ultimo le responsabilità laddove ci sono” e non c’è bisogno di “manifestazioni di solidarietà pelosa. I medici sanno che hanno tutto il rispetto e la gratitudine delle persone perbene”. De Luca ha detto che “quelli che devono essere chiamati a rispondere saranno i responsabili e non coloro che hanno cercato di fare l’impossibile per dare una mano ai pazienti che si sono riversati nel pronto soccorso”.
“La contestazione che è stata fatta – ha precisato il presidente della giunta regionale – è quella di non aver provveduto ad organizzare per tempo soluzioni alternative, di non aver avuto la prontezza e la capacità organizzativa per gestire una emergenza”. In Campania negli anni passati sono stati risanati i conti della Sanità “solo mandando a casa 14mila dipendenti delle nostre strutture sanitarie e con la fatica che facciamo a tenere aperti i nostri presidi”. Il Governatore ha poi concluso: “Noi stiamo risanando avendo ereditato una situazione nella quale i conti consuntivi erano fermi al 2014, con l’80 per cento delle strutture con i commissari, senza i direttori generali”.
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