«É’ semplicemente fantastico leggere negli occhi dei ragazzi diversamente abili – spiega De Rosa che tiene il corso insieme alla volontaria Gerry Bove – l’entusiasmo messo durante la preparazione di uno spettacolo. I ragazzi dell’Uildm di Salerno, da diversi anni vengono preparati al palcoscenico, allestendo un vero e proprio spettacolo. Il teatro diviene terapia che permette all’uomo di relazionarsi, di mettersi in gioco, di superare i propri limiti, le proprie paure.»
Quello che la società etichetta come “diverso”, ponendo ai margini di una società egoista ed egoistica diviene, grazie al teatro integrato e normale. Gli ospiti della struttura vivono e respirano la società grazie al teatro che diviene gioia. Nato a Salerno nel 1973, Antonello De Rosa, nonostante la giovane età, ha un percorso importante alle spalle. Ha studiato presso la scuola internazionale di Mimo Corporeo e di ricerca sull’attore Icra diretta da Michele Monetta e Lina Salvatore ed in seguito ha frequentato la scuola teatrale dei registi Pasquale De Cristofaro e Michele Monetta, dove impara il metodo Stanislavskij e studia dizione, drammaturgia, regia e mimica corporea.
Nel 2000 ha rappresentato Mamma di Annibale Ruccello, nel 2001 Fratellini di Francesco Silvestri, sollevando grandi consensi, e Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello, autore a cui è molto legato. Questa edizione viene premiata ad Agrigento come migliore spettacolo, migliore regia e migliore interpretazione. Nel 2004 è interprete e regista del testo scritto per lui da Peppe LanzettaFemmene Stracciate che ottiene grandi consensi dalla critica teatrale. Scrive di lui Francesco Tozza: “In una geografia teatrale dai contorni piuttosto sfumati, con un terreno troppo spesso arido, è davvero motivo di soddisfazione verificare l’esistenza di un sicuro talento, vera e propria forza della natura per la vulcanica recitazione…”.
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