L’uomo è accusato di violenza sessuale consumata con una minorenne mentre l’altra solo tentata ai danni di un’altra bambina. L’indagine è iniziata quando le mamme delle due presunte vittime hanno scoperto i contatti continui e ripetuti con le figlie. L’insegnante avrebbe approfittato, secondo l’impianto accusatorio, del rapporto privilegiato con le allieve. Da qui sarebbe nata la degenerazione, con i dettagli emersi nei telefonini cellulari, in particolare per delle decine di messaggi, sotto gli occhi delle due madri, evidentemente già all’erta per i comportamenti delle adolescenti. Al momento, le prove contro l’uomo sono il racconto delle due mamme, confidatesi in precedenza con le figlie, a seguito della scoperta dei contenuti di decine di messaggi registrati e salvati su due telefoni cellulari
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