Nel corso del girone d’andata, d’altronde, Laverone non è riuscito a trovare in granata lo spazio e la necessaria continuità d’impiego per poter dimostrare il proprio valore. Sin dall’estate Sannino aveva manifestato perplessità circa le sue capacità d’adattamento nella difesa a quattro, ma poi (a sorpresa) non lo aveva chiamato in causa nemmeno nel momento in cui aveva deciso di utilizzare il 3-5-2 (nel quale il toscano avrebbe potuto dire la sua). Titolare nelle prime tre gare di campionato, Laverone era poi scivolato indietro nelle gerarchie del tecnico di Ottaviano che gli ha preferito i vari Perico, Improta e finanche Tuia.
Dopo un lungo periodo di inattività, Laverone ha ritrovato un posto nell’undici titolare proprio nell’ultima gara del 2016, quella vinta dalla Salernitana contro il Perugia. Bollini lo ha tenuto in campo per 90 minuti e l’ex Vicenza non ha demeritato affatto. In totale, nel girone d’andata Laverone ha collezionato appena 8 presenze (2 delle quali da subentrato) per un totale di appena 564 minuti in campo. E’ chiaro che dopo la sua partenza il diesse Fabiani sarà costretto a correre ai ripari, ingaggiando un elemento che possa fornire un contributo adeguato sull’out di destra (sia in caso di difesa a quattro che come esterno nel 3-5-2), possibilmente in tempo utile per la prima uscita del nuovo anno. Altrimenti Bollini sarà costretto a fare di necessità virtù col materiale attualmente disponibile.