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Sanità allo sbando, dopo Nola anche Sarno. De Luca: ”licenziare i ladri”

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“Dopo Nola, adesso Sarno. Si proceda anche qui su una linea di inflessibilità, e si avvii il procedimento disciplinare fino al licenziamento dei ladri. Occorre continuare con determinazione nel lavoro di ripulitura della sanità campana da inefficienze, parassitismo, ruberie, affarismi. Ci si domanda, ora, a che servono i commissari di Governo, se dopo 8 anni bisogna constatare ancora queste degenerazioni”. Lo scrive il Governatore della Campania Vincenzo De Luca sulla sua pagina facebook dopo gli episodi di mala sanità avvenuti in questi giorni.



Infatti, nelle ultime ore c’è sconcerto a Sarno (Salerno) il giorno dopo l’esecuzione di alcune misure cautelari disposte dalla gip del tribunale di Salerno nell’ambito di un’inchiesta sulla presunta vendita di farmaci ospedalieri. Nella giornata di ieri un infermiere dell’ospedale sarnese è finito ai domiciliari mentre una sua collega è stata sospesa dal servizio. Nell’inchiesta sono coinvolti anche altre due persone. L’indagine ruota intorno ad alcune ipotesi di peculato di farmaci ad uso ospedaliero. Il direttore Sanitario del presidio ospedaliero “Villa Malta”, Vincenzo Crescenzo, per ora, preferisce non commentare l’accaduto, ma annuncia che “in direzione generale si sta già lavorando sul caso”.

Il presidente del Collegio di Salerno della Federazione Nazionale Collegi Infermieri, Cosimo Cicia vuole vederci chiaro. “Il nostro regolamento disciplinare prevede dalla sospensione alla radiazione. Siamo sconcertati – spiega – da quanto accaduto perché episodi del genere possono minare la fiducia che l’utenza ha nei riguardi della nostra categoria. Non conosciamo nel dettaglio quello che è successo. Siamo garantisti ma vogliamo capire come sia stato possibile tutto ciò”.

Intanto De Luca intervenendo a LiRa TV quet’oggi è ritornato sull’episodio dei malati adagiati sul pavimento al pronto soccorso di Nola: “Siamo impegnati a risolvere i problemi e non a fare gli opportunisti, chi pensava di divertirsi sulla pelle della gente riceverà un boomerang” dice De Luca. “Avrei potuto rimandare ai commissari visto che abbiamo una situazione demenziale in base alla quale il governatore non è commissario ma questi atteggiamenti non mi appartengono”. Il governatore spiega di aver lanciato due messaggi. “Il primo è di rispetto e gratitudine anche verso i medici del Pronto soccorso di Nola. Solidarietà vera non la cialtroneria”. “Allo stesso tempo ho voluto lanciare da subito, prima che si dicesse che al Sud siamo cialtroni che qui chi sbaglia si assume le responsabilità”. “E’ se ci sono responsabilità chi le ha deve essere rimosso fino a provvedimenti estremi, posizione assolutamente chiara. Ora si cominciano a diradare nebbia e polverone; sono cialtroni quelli che hanno fatto finta di esprimere solidarietà perché in questi mesi nessuno ha fatto niente per i medici in trincea, tranne De Luca”.
Inoltre De Luca annuncia un’indagine interna all’ospedale di Nola “per capire cosa è successo in quelle 48 ore dove nessuno sa con esattezza quando sia stata scattata quella foto; è stata fatta denuncia per capire cosa sia accaduto. Ho chiesto un rapporto da cui risulti cosa sia successo minuto per minuto in quelle 48 ore”. “Chi ha immaginato di poter fare speculazione su quella vicenda se ne tornerà a casa bastonato perché useremo quell’episodio per rilanciare il lavoro di rinnovamento”. “La prima anomalia su cui fare chiarezza è relativa al reparto di Rianimazione con i lavori che erano fermi da 4 anni. La domanda è: qualcuno voleva rubare sull’appalto per la rianimazione? Le carte sono alla Procura, andremo avanti senza guardare in faccia a nessuno”. “Non c’è un solo atto scritto, chi ha bloccato i lavori e perché, l’impresa perché chiede un milione di euro? Stiamo facendo un’operazione trasparenza. Sono state forzate le finestre nell’ospedale, non so se siano stati sottratti documenti, ma state tranquilli, lavoriamo”.
Da una parte i medici, dall’altra i responsabili del pronto soccorso, che ai primi “vanno gratitudine e solidarietà”, ma ai responsabili del pronto soccorso “nessuna medaglia al valore”. “Se ci si è scandalizzati di fronte a quelle immagini bisogna capire chi è il responsabile di una situazione che era evitabile e chi non ha saputo gestire il ps. Quelli vanno rimossi”. “Lorenzin ha sbagliato a parlare di eroi in maniera generale. Ci sono gli eroi e mandate Nas e ispettori a fare controlli?”. “I dirigenti rimossi li ho trovati lì, non li ho nominati io; il responsabile sta lì da dieci anni, eredità del passato quando la sanità era merce di scambio per la politica politicante. In quelle ore c’erano emergenze, ci sono stati pronto soccorso chiusi, altri con file di ore e non ne ha parlato nessuno, poi è arrivata quella immagine. Difendo il 90% del personale, ma voglio capire chi sono i responsabili, difendere la dignità di Nola, e della Campania”, conclude De Luca.
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