Alle 18, infatti, come nei 367 licei dello stivale del Mediterraneo ci sarà la lettura del Coro dell’Antigone di Sofocle e la proiezione del video “La notte dei licei classici”. A far da anteprima un flash mob degli studenti del corso di management durante il quale daranno vita alle parole greche e latine, dal titolo “Lingue seppellite ma mai morte”, e poi ci sarà la presentazione di un cortometraggio.
Prima dell’avvio delle attività nell’Aula Magna ci sarà il momento dedicato ai saluti istituzionali conCarmela Santarcangelo, dirigente scolastico del liceo “T. Tasso”; Renato Pagliara, direttore del MIUR AT di Salerno; Olimpia Viscardi, presidente del Consiglio d’Istituto; Roberto Mignone, presidente dell’Associazione ex Allievi del Liceo Tasso.
Durante le sei ore “in bianco” si potrà assistere alla presentazione delle Olimpiadi Nazionali delle Lingue e Civiltà Classiche 2017; alla presentazione della 14esima edizione del Certamen Hippocraticum Salernitanum; alla tavola rotonda “Storia contemporanea. Dibattito sulla contemporaneità” con Luigi Rossi docente di Storia Contemporanea dell’Università degli Studi di Salerno; al concerto del Coro Polifonico del “Liceo Tasso” diretto dal M° Romeo Mario Pepe; al seminario “Ad memoriam per Pasolini, appunti per un film futuro”, work shop con Michele Schiavino a cura del laboratorio teatrale diretto da Pasquale De Cristofaro; alla performance “Per aspera ad astra: viaggio emozionale nella Divina Commedia”, interpretato da Nicola Lambiase, accompagnato al pianoforte da Patrizia Bruno.
A dieci minuti dalla mezzanotte, nell’aula magna del Real Liceo di piazza San Francesco, ci sarà la lettura drammatizzata de “Il lamento di Danae” di Simonide a cura del regista Pasquale De Cristofaro. Questo sarà un momento comune a tutti i licei italiani.
le solite coreografie del nulla in una scuola sempre più degratata sia materialmente che culturalmente, basta guardare le classifiche della scuola italiana in Europa e nel Mondo. Siamo buoni solo a far teatrini!
Ma quali studi classici!!!!! L’Italia ha un disperato bisogno di tecnici, e una forte spinta deve essere data, e con urgenza, agli studi tecnici e professionali. Quando questo si capirà, sarà tardi!!!! Nelle fabbriche, troveremo solo extracomunitari che sapranno mettere mano ai torni, alle frese, ai robot e a tutte le macchine che producono tecnologie.