La donna svolgeva di tanto in tanto servizi domestici presso la zia dell’imputato. Per due volte, in due giorni differenti, l’uomo avrebbe tentato di baciarla con forza, nonostante la sua resistenza. La vittima raccontò tutto alla zia dell’uomo e ad una nipote. La storia si consumò in un contesto familiare complicato.Il tentativo di baciare la donna fu giustificato dall’uomo come un «semplice saluto». I carabinieri raccolsero testimonianze discordanti. Alla fine è prevalsa la tesi della donna con l’uomo che è stato condannato in primo grado come scrive Il Mattino oggi in edicola.