L’olio esausto da cucina entra nell’elenco dei materiali da riciclare con una delibera di assimilazione passata in Commissione e pronta ad approdare nel prossimo consiglio comunale.
«Lo step successivo – spiega il sindaco Giovanni Maria Cuofano – sarà regolamentare ritiro e smaltimento, ovvero dotare cittadini ed attività commerciali di contenitori per raccogliere gli oli esausti destinati, poi, alla vendita a società specializzate con un conseguente introito per le casse comunali».
E poi aggiunge: «Questo è un atto che incentiva percorsi alternativi di un prodotto difficile da smaltire che non solo finisce dritto nel lavandino e, quindi, nelle condotte fognarie, ma che provoca gravi danni all’ambiente – sottolinea – abbiamo rilanciato con regole chiare e precise il sistema della raccolta differenziata ed oggi facciamo un altro passo in avanti verso premialità e risparmi sulla bolletta che avremo in maniera concreta con l’approvazione del PUC. L’apertura dell’isola ecologica, inserita nel Piano Urbanistico Comunale, infatti, significa fare una raccolta di qualità in grado di “valorizzare” il rifiuto, cioè di dare un valore economico a chi pratica una corretta separazione dell’immondizia, oltre che consentirà ai cittadini di conferire direttamente alla piattaforma i materiali da riciclare. Il che si traduce in un’operazione matematica semplicissima: meno rifiuti in strada da ritirare, meno giri e meno spese di benzina per gli operatori, più risparmi per l’ente».
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