I ricorsi per le multe col
Tutor cominciano a riempire i
Tribunali. A darne notizia Ilgiornale.it. Di fatto a mettere in moto migliaia di contestazioni contro i verbali è un parere della
Consulta che ha chiarito la necessità di una “taratura” per i dispostivi presenti sulle strade. E così in poco tempo migliaia di automobilisti hanno avviato procedure per ottenere l’annullamento delle sanzioni. Secodo quanto afferma a
ilGiorno, Luigi Vingiani, segretario nazionale della Confederazione dei giudici di pace, la situazione è abbastanza chiara: “Controllo a cadenza almeno annuale – aggiunge
Luigi Vingiani, segretario nazionale della Confederazione giudici di pace –. Da quando è entrata in vigore la sentenza, mi saranno capitati almeno un migliaio di ricorsi, quasi tutti sui tutor. Mai visto un prefetto portare la documentazione della taratura. La risposta standard? Che non serve. Sia chiaro, non è che difendiamo i cittadini scorretti, noi applichiamo la norma. Se ci dicono che la taratura non è necessaria o non ce la portano, il ricorso dev’essere accolto”.
E così in tanti riescono ad ottenere l’annullamento della sanzione. Ma la Stardale fa sapere che i sistemi sono già tarati. “Ormai gli strumenti sono quasi tutti tarati. La verifica è iniziata da poco anche sui telelaser, prima della sentenza pareva non ce ne fosse bisogno. Ora ci siamo adeguati, abbiamo acquistato pacchetti manutentivi e di assistenza. La documentazione può essere richiesta dagli stessi automobilisti. I tutor sono tarati annualmente, già lo prevedeva il decreto d’omologazione. Poi si può discutere se sia considerato sufficiente”, spiega la polizia al Giorno. I ricorsi però proseguono. A quanto pare c’è un problema di coordinamento, ovvero in questo momento non esiste una normativ che definisca bene i parametri della taratura. E così i ricorsi vengono accolti.