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Colpito con un pugno da un amico muore in ospedale, assolto 55enne

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Assolto anche in secondo grado il 55enne Michele Ruggiero che colpì con un pugno il suo amico dopo una partita a carte. La vittima, mentre tornava a casa, si accasciò a terra e morì, nonostante un ricovero in ospedale.  I fatti risalgono all’agosto del 2012 come scrive l’edizione on line de Il Mattino. Il 55enne venne accusato di omicidio preterintenzionale. Secondo i giudici, invece, la morte di Luigi Serino non è collegabile al litigio avvenuto precedentemente.

I due amici stavano giocando una partita a briscola. Qualcosa andò storto e i due vennero alle mani con un gruppo di presenti che faticò non poco a dividerli. In quella occasione Ruggiero sferrò un pugno sul volto di Serino che ripresosi tornò a casa in sella alla sua bicicletta. Dopo qualche minuto fu colto da un malore, all’altezza del Comune, finendo a terra. Fu trasferito al Villa Malta di Sarno, dove morì per un arresto cardiaco.

In primo grado, Ruggiero, difeso dall’avvocato Vincenzo Calabrese, era stato assolto in virtù di una perizia disposta dallo stesso Tribunale, che non ravvisò il nesso «tra il pugno sferrato e il decesso» di Serino. Una consulenza ritenuta necessaria, in virtù dello status di cardiopatico della vittima.

La difesa, infatti, aveva più volte sostenuto che quel pugno fosse stata la causa decisiva per il decesso del coetaneo dell’imputato. Nel primo pomeriggio, è arrivata la seconda assoluzione anche in secondo grado.

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