La situazione in cui dovranno districarsi l’ex procuratore e l’esperto contabile non è semplice, poiché in Ecoambiente vi sarebbe un mare magnum di gravi inadempienze e molte ombre proprio sull’assetto di bilancio.
Elementi che hanno spinto l’ente Provincia a defenestrarne il presidente, Mario Capo, cui è stato revocato l’incarico su decisione del consiglio di sorveglianza della società. La Provincia, dopo aver provato per anni a mandare via Capo in nome dello spoil system, mette in sella Greco e D’Antonio con la speranza di capirci qualcosa in più.
La giustizia amministrativa ha sempre dato ragione a Mario Capo (scelto dalla vecchia giunta provinciale di centrodestra) e torto all’attuale maggioranza di centrosinistra a Palazzo S.Agostino, in virtù del fatto che una semplice sfiducia politica non era sufficiente a dimissionare il presidente di Ecoambiente: lo spoil system all’americana non figura nell’ordinamento italiano.
Ma in questi anni sarebbero comunque maturate circostanze poco chiare, di mala gestio conclamata (secondo i sindacati), come nel caso della mancata ottemperanza all’assunzione degli ex dipendenti Aser, in forza di una sentenza passata in giudicato e puntualmente disattesa.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mancata visione, da parte del socio unico Provincia, delle carte relative al bilancio da approvare: di qui la revoca del mandato a Capo e l’affidamento di Ecoambiente all’ex giudice Alfredo Greco, che avrà il compito di fare le pulci alla società e di segnalare tutte le eventuali anomalie all’autorità giudiziaria. Greco traghetterà Ecoambiente fino alla modifica dello statuto e alla nomina di un consiglio d’amministrazione ristretto ai sensi della revisione della spesa.
Fonte LIRATV.COM