Anche per lanciare un appello a favore dei camionisti, una categoria sempre bistrattata e poco apprezzata. Nicola Bevilacqua ha 40 anni vive a Battipaglia, dove è sposato ed ha due figli. Lavora come camionista per la ditta Autuori Trasporti di Pontecagnano, e ricorda perfettamente ogni istante di quanto accaduto sull’autostrada A1, al km 688, quasi all’altezza di Caianello: uno scontro tremendo tra due autovetture, una carambola spaventosa, lamiere che si accartocciano. Una delle due autovetture che si capovolge addirittura, entrambe che terminano la loro corsa impazzita al centro della carreggiata autostradale.
Poi un ulteriore schianto con una terza autovettura che sopraggiunge. Persone, all’interno, ferite. E soprattutto indifese ed esposte al rischio di essere travolte in pieno dalle altre autovetture in arrivo su quel tratto autostradale. Ma il fato benevolo viene loro incontro nella persona di Nicola, il primo a sopraggiungere sul luogo del tremendo impatto, alla guida del suo camion di Autuori Trasporti Pontecagnano. Nicola si accorge da lontano che qualcosa di molto grave è accaduto davanti a lui, e che qualcosa di ancora più grave potrebbe accadere.
A volte pochi attimi possono fare la differenza tra la vita e la morte delle persone. È questione di pochissimi secondi, di istinto, di cuore. Di coraggio. Nicola non ci pensa due volte: rallenta, si ferma con il suo camion si pone di traverso sulla carreggiata. Si trasforma, lui stesso con il suo camion, in uno scudo protettivo per le persone ferite e in pericolo all’interno delle autovetture ridotte ad un ammasso di lamiere. Fino all’arrivo della Polizia Stradale.
Fonte Italia2.tv