«Due sono i temi più rilevanti – dichiara Saggese – Il primo, introdotto in Aula grazie a un mio emendamento, riguarda i beni demaniali che potranno essere concessi ai parchi. L’obiettivo è ottenere da un lato una ottimizzazione delle risorse, specie di quelle finora poco utilizzate, e dall’altro preservare l’autonomia e il ruolo degli Enti locali nell’utilizzo dei beni demaniali che ricadono nel territorio dell’area protetta. I Comuni avranno la facoltà di scegliere se gestire direttamente o meno i beni demaniali».
Ma c’è anche un altro aspetto: «L’altro tema è più tecnico – aggiunge la senatrice Saggese – e riguarda la funzione autorizzatoria in materia di paesaggio per gli interventi edilizi da realizzare nel territorio dei parchi nazionali. Rispetto al nulla osta paesaggistico, si realizza una semplificazione normativa. Questo – precisa – non vuol dire affatto che si potrà costruire senza controllo. Al contrario: nel rispetto del territorio e dell’ambiente, e fermo restando che tutto avviene nell’ambito di un piano paesistico del Parco che definisce regole e limiti per l’edificabilità, si tratta di superare le doppie autorizzazioni. L’iter sarà meno pesante e dunque più celere».
All’incontro di domani, oltre al presidente del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Tommaso Pellegrino, ci saranno, tra gli altri, i deputati Tino Iannuzzi, Sabrina Capozzolo e Simone Valiante.
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