Per De Luca “ogni rilievo critico” del ministro “non è che un atto di autoaccusa”. “Domando se per il ministro, il voto democratico dei cittadini abbia un valore e se intenda rispettarlo. Domando se, per qualunque persona di buonsenso, la sovrapposizione di competenze e il burocratismo di cui sono portatori i commissari esterni, possano essere considerati compatibili con una gestione seria ed efficiente della sanità campana.
Domando se sia serio, e che ragione di merito possa avere, costringere i cittadini campani a pagare 9.600 euro netti al mese al Commissario, e 8.400 euro netti al mese al Subcommissario (quasi 400mila euro l’anno) per una presenza assolutamente episodica sul territorio e per produrre solo carte, decreti scollegati dalla realtà e non concordati. E’ questa situazione che lei difende? Domando infine cosa c’è da obiettare, nel merito, alla sacrosanta richiesta del governo regionale di riassumere le sue responsabilità su un servizio essenziale”, argomenta ancora il governatore.
“Ho scritto da 10 giorni anche al ministro per sollecitare un incontro e il rispetto della nuova legge di dicembre 2016. Noi abbiamo mille argomenti di merito per chiedere il rispetto della volontà democratica dei cittadini e del Parlamento italiano. Quanto al Nas, è fin troppo facile osservare che andavano inviati da quelli che il disastro, come commissari di governo, lo hanno realizzato in passato. Inutile dire che ritengo opportuno che la si smetta con i comunicati, e si proceda a incontri istituzionalmente corretti e doverosi”, conclude De Luca.