Alla luce di tali problematiche e per scongiurare riduzione di servizi o incremento di imposizione fiscale per i cittadini, il bilancio 2017 prevede un taglio del 20 per cento alle indennità di sindaco, giunta, presidenza del Consiglio e nucleo di valutazione. “Una scelta forte, convinta e condivisa da tutta la maggioranza che ha lavorato unita a questo bilancio, con grande impegno e responsabilità – sottolinea il sindaco Gianfranco Valiante; per non pesare sulle tasche dei cittadini abbiamo deciso di ridurre tutti i compensi preservando le spese fondamentali per i servizi e le opere di sviluppo per il nostro territorio.
Baronissi è sempre più una città orientata allo sviluppo e alla crescita con uno sguardo attento al sociale, alle fasce deboli e ai giovani”. “L’approvazione in tempi rapidi del bilancio in Giunta è un risultato importante per la città – commenta l’assessore al bilancio, Anna Petta – e ci consente di lavorare con certezza della spesa e una programmazione reale e concreta. Abbiamo dovuto accantonare somme importanti per il Fondo di svalutazione crediti imposto dallo Stato, per garantire certezza alle risorse pubbliche, ma al contempo siamo riusciti, con altrettanto rigore, a mantenere inalterati i servizi per la città, a cominciare dai cittadini in difficoltà”.
“È un bilancio responsabile, equilibrato che guarda i conti per garantire sicurezza e futuro alla nostra città – spiega il presidente della Commissione Bilancio, Angelo Notari – abbiamo sistemato i contenziosi ereditati, ridotte le utenze telefoniche e le spese correnti, tagliato i compensi degli amministratori e mantenute inalterate le imposte. Purtroppo, sul bilancio pesano i mutui contratti dalla precedente amministrazione che rappresentano un grosso onere per le casse comunali al quale facciamo fronte con responsabilità e trasparenza”. Il bilancio di previsione 2017 sarà ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale in calendario entro il mese di febbraio.
state distruggendo Baronissi, adesso vi inventate che ci sono i mutui da pagare, ma le spese folli che avete fatto in due anni non lo ricordate… A CASA grazie.