Alzato il sipario, una sedia illuminata, simbolo della presenza di Giuffrè sul palco, ha fatto da perno a tutti i video, gli spettacoli e le testimonianze degli ospiti che si sono succedute sul palco fino al gran finale con l’esibizione del ragazzi della scuola di teatro e del master class fatto ad inizio gennaio proprio da Fioretta Mari. E’ stato, inoltre, ricordato il cartellone teatrale 2017 con tutti gli spettacoli in programma.
Queste le parole del direttore artistico Vito Cesaro: “La città ha bisogno del teatro ed il teatro ha bisogno dei cittadini. Speriamo che questo cartellone piaccia a tutti i battipagliesi e non solo”.
Queste le parole di Lando Buzzanca: “Sono onorato di essere qui per l’inaugurazione di questo teatro ad un grande attore come Giuffè, un grande amico, un grande professionista. Ai giovani bisogna trasmettere la povertà anche se sono ricchi, vivere da poveri è meglio. Il teatro rappresenta arte, emozione, amore, tante cose…”
Queste le parole di Elena Pranzo Zaccaria, moglie di Giuffrè: “C’è un miscuglio di emozioni oggi e sono contento che in molti si ricordano di Aldo il che vuol dire che è stato amato, stimato e questo mi riempie di gioia, mi fa andare avanti in maniera più serena. Aldo ha fatto tanta qualità di teatro che i giovanissimi non conoscono ma grazie alla scuola di teatro insieme al direttore artistico Vito Cesaro potranno arricchire la loro conoscenza, la loro esperienza di vita perché il teatro fa bene e insegna tante cose”.
Queste le parole di Fioretta Mari: “In un momento in cui i teatro chiudono, assistere all’inaugurazione di un teatro è a dir poco emozionante. Sono molto felice, onorata di essere qua. Sto girando l’Italia con “Vacanze Romane” insieme a Serena Autieri e pochi giorni fa siamo stati a Salerno ma sono molto contenta di aver potuto chiedere un giorno di permesso per essere qua. Non potevo esimermi perché sono stata l’ultima prima donna di Giuffrè ne “Il malato immaginario”, uno spettacolo strepitoso, che ha segnato qualcosa di grandioso nel mondo dello spettacolo. Lui stimava me, io stimavo lui: c’è stato un feeling pazzesco”.
Queste le parole del giornalista Luigi Necco, grande amico di Giuffrè: “Ero amico dei Giuffrè fin da quando ero ragazzo, ci prendevamo in giro. Abbiamo iniziato insieme ma in direzioni completamente opposte. Sono contento di questo superare i confini del campanilismo perché dedicare il teatro ad un attore napoletano vuol dire avere la mente aperta e Battipaglia, che ha una storia così umana, moderna, ha fatto una cosa molto bella. Dico grazie, lo dico a nome suo”.