«Non potevo saperlo, non poteva immaginarlo», continua a dire e a dirsi la donna. Lo ha detto ai carabinieri alla presenza del tenente Davide Acquaviva durante il colloquio che si è tenuto nella caserma di Padula, lo ha detto alle persone a lei vicina nelle ore successive al dramma.
«Non era la prima volta che litigavamo e lui andava a dormire a casa della mamma al secondo piano insieme a nostro figlio. E’ successo già – ha ribadito agli inquirenti -, cosa doveva farmi pensare a una cosa diversa, a una decisione del genere? Come potevo pensare che voleva togliersi la vita e portare con sé suo figlio. Certo litigavamo ma mai Antonello ha minacciato di fare del male al bambino».
Fonte IlMattino.
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