“Se si introduce un sistema proporzionale puro il Paese resterà una grande palude burocratica, un papocchio con unacoalizione tra due dei tre schieramenti. Per fare le riforme ci vogliono governi che abbiano autorevolezza e forza, se ogni mattina devi fare i conti con i ricatti del partitino hai finito di lavorare”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, governatore della Campania, commentando la sentenza della consulta sull’Italicum. De Luca, nel suo spazio settimanale a Lira Tv, ha aggiunto: “Mi auguro che non torniamo indietro, perché non torneremmo alla Prima Repubblica, allora c’era la palude burocratica ma anche due cose che non ci sono più: grandi forze politiche organizzate e grandi leader politici di statura mondiale”.
De Luca si è detto d’accordo con la Cei: “Condivido le considerazioni amare di monsignor Galantino che siamo ridotti al punto che dobbiamo attenderci che la Consulta e non il Parlamento approvi le leggi”. “Questo spiega come siamo messi male dal punto di vista legislativo e come sia scarso il senso delle istituzioni, lo spirito che dovrebbe spingere le forze politiche a sedersi a un tavolo per trovare un’intesa non di parte, ma utile per l’Italia”.