A differenza della precedente gara vinta con lo Spezia l’unica variazione a Verona infatti era rappresentata dall’inserimento di Rosina al posto dell’ex del Teramo. Al Bentegodi l’ex del Bari non ha entusiasmato, però, ora è necessario voltare pagina. Dopo la giornata negativa in Veneto, Rosina è pronto a riscattare l’opaca prestazione. In fondo da un elemento prezioso come lui ci si aspetta sempre il massimo. Del resto fino ad ora molte delle sue giocate si sono rivelate spesso preziose per la Salernitana e oltre ai cinque gol firmati, ha fornito assist pesanti in occasione di molte dalle gare vinte dai granata a partire dalla prima in assoluto in casa dello Spezia, passando per la salvezza con la Ternana, fino all’exploit esterno di Frosinone.
La sosta di campionato ha però portato in dote a Rosina qualche acciacco di troppo che il giocatore ha ormai superato e adesso è pronto a reagire alla prova poco brillante di Verona. Il reale ostacolo per la Salernitana in realtà non è rappresentato dalla prestazione dell’ex del Catania al Bentegodi ma, forse, dall’equivoco tattico che ancora non è stato superato relativamente al suo utilizzo e a quello contemporaneo di Coda e Donnarumma. Dopo un intero girone di andata, tornano gli stessi tormentoni e gli analoghi quesiti. Chissà che dalla prossima partita non si possa finalmente voltare pagina, senza necessità del continuo e costante “ritorno al passato”.